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Insegnanti, Educatori, Letteratura per l'infanzia

Cent’anni di fantasia con il maestro Rodari

A cura di Dott.ssa Elisa Gastaldelli, Formatrice ed Educatrice 

"Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente." G. Rodari

Buon Compleanno, Gianni!

Il 23 Ottobre 2020 si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, scrittore e pedagogista eclettico, orientato verso la musica, il disegno e la scrittura: in particolar modo, viene ricordato da tutti per i suoi capolavori nella poesia e letteratura per l’infanzia.

Gianni, all’anagrafe “Giovanni”, nasce ad Omegna sul lago d’Orta il 23 ottobre del 1920 e fin da bambino si appassiona di lettura. Passa la sua infanzia a leggere dentro una cassa di legno, portata a casa dal padre fornaio e posizionata in un angolo della casa: è qui che la giornata scorreva veloce, tra una buona lettura (specialmente il libro Cuore) e un panino con la cioccolata!

La domenica dei bambini!

Una volta ottenuto il diploma magistrale lavorò per alcuni anni come insegnante per poi dedicarsi all’attività di giornalismo. Proprio in questo periodo il direttore del giornale propose, alla domenica, una rubrica dedicata ai bambini… Rodari fu scelto per questo compito e con grande entusiasmo, cominciò ad inventare filastrocche e racconti che rispondessero anche alle richieste dei suoi piccoli lettori.

Non tutti sanno, che la sua prima filastrocca, che molti di noi indubbiamente ricordano, è dedicata a “Susanna”.

Filastrocca per Susanna,

le piace il latte con la panna,

le piace lo zucchero nel caffè

tale e quale come me,

le piace andare in bicicletta:

quando va piano non va in fretta;

quando va in fretta pare un gattino,

non le manca che il codino.

Di ordini lei ne ha

Uno di qua e l'altro di là:

se li porta sempre in testa

con due nastri per far la festa.

Sono due nastri rossi e blu.

Chi è Susanna? Sei tu, sei tu!

…e questo è solo l’inizio di una lunga serie di favole e filastrocche che vengono scritte e pubblicate come “Le avventure di Cipollino”, “Favole al telefono” e “Filastrocche in cielo e in terra”.

Un cambio di prospettiva: l’idea di bambino secondo Gianni

Il pensiero di Rodari si dimostra fin da subito rivoluzionario perché considera il bambino come soggetto attivo, che conosce la realtà in cui vive e ne è parte integrante. Per questo le sue proposte concrete si basavano sul gioco e sulla creatività e, per favorire un coinvolgimento tout court, parlava ai bambini usando immagini fantastiche e reali del mondo, favorendo così un linguaggio interdisciplinare capace di abbracciare e dare vita a tutti i tipi di esperienza. Nelle sue opere univa la didattica al divertimento, mantenendo sempre un filo costate di ribellione alla pedagogia punitiva di un tempo, per lasciar spazio invece al potere liberatorio della fantasia.

Ne sono un esempio le storie di Giovannino Perdigiorno, viaggiatore instancabile alla ricerca di mondi da esplorare con l’immaginazione. Con La Grammatica della Fantasia emerge il pensiero di Gianni Rodari sulla scuola: è importante che si costruisca sul linguaggio del bambino per farlo emergere in diversi modi, per dare origine a diversi pensieri e farla divenire una scuola che favorisce la solidarietà, la cooperazione e il rispetto.

  

La “Grammatica della fantasia” è frutto di continue ricerche e di laboratori esperienziali. Il periodo che Rodari ha svolto a Reggio Emilia è stato fondamentale per la sua stesura: una settimana di incontri con educatrici ed insegnanti, nella quale oltre che a formare, è stato lui stesso ad apprende e a cogliere ogni istante come occasione per arricchirsi e far tesoro dell’esperienza. Un saggio più che attuale, punto di riferimento per tutti gli insegnanti e per tutti coloro che voglio apprendere nuovi strumenti per raccontare storie.

Altro concetto fondamentale della pedagogia rodariana è racchiuso ne Il Libro degli errori, che sottolinea come l’errore può diventare un’opportunità! Uno sbaglio creativo può dare origine a nuovi pensieri, a storie differenti e mettere in moto la fantasia di ciascuno di noi.

“Da un lapsus può nascere una storia, non è una novità…Se un bambino scrive nel suo quaderno «l’ago di Garda», ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguirne l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo «ago» importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?”

I suoi racconti e le sue filastrocche hanno riempito per molti anni il cuore e la mente di molti bambini e adulti e tutt’ora ci regalano nuovi spunti per fantasticare senza aver paura di sbagliare!

Quando ricordiamo Rodari, respiriamo la ventata di aria fresca che ha portato e che continuerà sempre a portare grazie alla sua pedagogia libera, creativa e sempre innovativa! Per questo lo sentiamo ancora qui tra noi…perchè l’eredità che ci ha lasciato è qualcosa di unico e prezioso, che si tramanda da poesia a filastrocca, da storia a racconto, da grandi a piccini.

Auguro a tutti la bellezza di poter viaggiare con la fantasia, come ci ha insegnato a fare il grande Maestro Rodari!

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